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2013-11-05 L'ingratitudine

«Parlo a te figlia mia, cara al mio Sacro Cuore.

Quanti miei figli hanno il cuore nelle tenebre che reca loro sconforto e dolore, perché si costruiscono idoli di ogni tipo nel cuore. Astenetevi dal peccato, pentitevi, riconciliatevi con Me, il vostro Creatore. Io Gesù vi ho creato belle creature, ma voi vi sporcate con le brutture che il mondo vi offre. Vivete il tempo che Io do a ciascuno di voi come foste eterni e come se non doveste comparire dinanzi al mio Tribunale Divino. Scialacquate la vostra anima nella melma della terra, ma così facendo disubbidite alla mia Legge, ai miei Comandamenti, cosicché la mia Grazia sopra di voi cessa di vivere.

Popolo mio, l'ingratitudine è dentro di voi, pesanti come macigni vi strascinate a stento, dite di amarmi, ma poi andate incontro al peccato, dandogli la mano. Venite da Me in Chiesa, dove Io sono lì dentro a quel Tabernacolo, ma quando uscite non siete cristiani gioiosi, ma cristiani a parole e non di fatto, perché sempre il peccato ve lo portate appresso, inonda la vostra anima, il vostro essere, rendendovi falsi intenditori della vera religione cristiana. Figli fate penitenza e la Preghiera sempre, sempre, ovunque potreste essere. Quante miserie Gesù vede in voi e sono proprio queste miserie a chiamare la morte in voi. Non date ascolto al nemico vostro e mio, sempre si aggira, senza mai stancarsi, per cercare chi divorare, per buttarvi nella disperazione, nella sventura, nella malattia e nelle oscurità della vita. Venite a Me, Io Gesù reco a voi tutti la Luce, la Gioia, l'Amore, la Misericordia Infinita, l'Unione, La Fortezza, la Mitezza accanto alla Purezza.

Figli, non capite che Io vi voglio tutti salvi e santi?

Dalla Terra giunge a Me grida di pianto e di dolore. Tu marito della tua sposa, perché l'hai abbandonata? Rendendo la tua prole infelice e cancellando il Sacramento del matrimonio dal tuo cuore. Tu madre, il figlio che hai nel tuo grembo e che Io Gesù ti ho dato come dono, perché gli hai tolto la vita con l'aborto? Gravissimo peccato e a Me renderai conto il giorno che verrò a riprenderti. Credi, da Me sei venuta ed a Me ritornerai. Le grida di dolore che salgono sino a Me sono le violenze subite dai miei figli, dai loro stessi coetanei, neanche le bestie si comportano così, ma statene certi, di tutto a Me Gesù Cristo dovrete render conto, peggior sorte di Sodoma vi capiterà.

La mia venuta sulla Terra arriverà molto presto, state con il Rosario fra le vostre mani e quei grani fateli scorrere per la Pace nei cuori.

Ed ora ti Benedico cara figlia, va' nella mia Pace, il tuo Gesù. La Santissima Trinità. L'Amen».


2 Tessalonicesi 1:3

«Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole».

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