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2009-10-12 Le grandi virtù

Adorazione Santissimo Sacramento.

Mio Signore e mio Dio, eccomi ancora una volta di fronte a Te, al tuo cospetto Io sono per la grazia tua Divina. Sì, sono qui mio Gesù e Padre mio, ad offrirti la grande miseria di me stessa ed il mio piccolo amore. Tutto offro e metto sul tuo Sacro Costato, mio Creatore di tutto l'Universo. In Esso Tu sei, con un ordine ben preciso, tutto ad un tuo comando prende vita o muore per ritornare a Te nella Vera Vita. Di ciascuno dei figli tuoi hai la chiave per aprire le nostre menti ed il nostro cuore. Dio di Misericordia Infinita riporta il tuo popolo a Te, infiammaci il cuore affinché divenga caritatevole, per amare ogni giorno di più il nostro prossimo ed adorare sempre Te, nostro Signore.

La Voce, forte, bellissima, chiara, mi dice:

«Figlia mia, cara al mio Sacro Cuore, hai detto bene, più caritatevoli ed umili nel cuore.

Nel mondo odierno la carità modesta e nascente, senza farla apparire da poterne avere il plauso del fratello, non c'è più. Tutto è scontato, catalogato e calcolato, non così la carità. La carità vera è nascosta, non si pavoneggia, non scende in piazza e la mette in risalto per le strade, per poi entrare nei dettagli ai vostri simili che incontrate.

L'altra grande virtù è l'umiltà. L'Umiltà della Santissima Madre mia e Madre vostra, la Vergine Maria è quella per eccellenza, imitatela nell'Umiltà di Colei che ha schiacciato la testa all'antico tentatore ed arrivare così ad apprendere quella magnificenza di Umiltà che dal peccato alleggerisce il cuore.

Gesù sempre di più ti ama e ti chiama, ti chiama a seguire la sua Voce, a seguirlo in ogni luogo e in ogni dove.

Io Gesù a voi figli miei do tanti segni per far capire come tenere una buona condotta di vita. Io vi attiro tutti a Me per fare un percorso di santità, ma voi vi sentite troppo sapienti e dotti maestri per camminare con Me Gesù Cristo, in questo vostro mondo dove Io più non esisto.

Dai quattro angoli della Terra giungono delle grida di pianto e dolore, Gesù vede un grande sconforto in ciascun cuore. La violenza detiene il primato, per esserne il primo scenario di ogni giorno, reso pubblico per ogni essere umano. Siete spaventati e disorientati, tornate a Me figli miei, Io sono la Via, la Verità e la Vita1, Io sono il Re della Pace. La pace non c'è più in questo vostro mondo, che sempre sprofonda nel buio più profondo, con grande sconcerto del cuor vostro, sempre più stanco e vuoto, avvolto dalla solitudine creata da voi per l'avanzare dell'individualismo. Poveri figli miei, in quale vortice di vita siete coinvolti.

Voltate le spalle al mondo e venite a Me Gesù, che vi ama sempre più.

Ed ora figlia mia, cara al mio Sacro Cuore, Gesù ti benedice e ti dice va' in Pace. La Santissima Trinità. L'Amen».


Nota 1

Nel capitolo 14 di Giovanni, l'evangelista non esprime un discorso di addio, ma un arrivederci! Gesù è con gli undici apostoli, nel Cenacolo. Giuda è già uscito, sta andando a consumare il tradimento peggiore della storia dell’uomo: “Giuda dunque prese il pane e poi uscì subito. Era notte.” (Gv 13,30). Era notte, la notte dell’umanità, la notte in cui l’uomo tradisce il Figlio di Dio. Ma le tenebre erano fuori, non nel Cenacolo che sfolgorava e rifulgeva della Luce di Gesù. Allora amici, lasciamo anche noi le tenebre fuori dal nostro cuore e gustiamo questo racconto nel profondo del nostro cuore, un cuore rischiarato dalla Fede e dall’Amore di Dio, perché la Parola porta sempre Luce: "Non sia turbato il vostro cuore" (v. 1). Dobbiamo avere Fede in Dio ed in Gesù: "abbiate Fede in Dio ed anche in Me" (v. 1). Dobbiamo restare sereni. Gesù non ci abbandona. Anche in mezzo alle tenebre più cupe, se avremo Fede, ci salveremo!


Giovanni 14:6

«Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"».

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