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2017-03-25 Pietra miliare

Il messaggio contenuto in questa rivelazione è chiaro, Dio permetterà il castigo del suo popolo se non ascolterà i suoi avvertimenti.

«Figlia cara al mio Sacro Cuore, scrivi quanto ti sto per dire:

"Guerra, guerra, guerra negli eventi futuri di questo vostro secolo, dove siete posti a vivere nel pianeta Terra".

Troppo è lo stillicidio che Io vedo. Il dio denaro trabocca dal vostro pensare, è il vostro idolo, ha preso sede nel cuore di molti miei figli.

Popolo mio non ti riconosco più, ti allontani dall'unica fonte di vita, lo spirito in voi è morto e sepolto. Tutto è materia, tutto è fretta e nella fretta molte cose le fate sbagliate. Tutto è soppresso, Io Gesù in mezzo a voi non ci sono più, ma dove credete di andare senza di Me! Il Dio che vi ha creati per Amore, Mi tenete nascosto nel vostro cuore. Siete diventati ciechi, sordi e insensati, il genitore non esiste più, è fuori ad accumulare il denaro per il granaio.

Ritornate a Me con cuore pentito e aprite le porte del vostro cuore, ma siete stanchi e lontani per pensare al cuore dove Io Gesù risiedo.

Siete in un mondo dove primeggia il peccato e ne detiene il primato. Stolti, tra non molto voi tutti piangerete per quello che ha da venire. Con i vostri cuori induriti, chiusi, avete chiamato tra di voi la morte dell'anima con la chiusura a Dio.

"Fate attenzione alle parole dei miei profeti1, essi parlano in fede alla mia Parola, ascoltateli, non fate anatema delle loro parole, ma tenetele segrete nel vostro cuore".

Pregate figli a Me cari, pregate, non disperate, siate fedeli alla Parola di Dio, alla sua Legge di Amore che deve esser posta nel vostro cuore come pietra miliare.

Ritorno presto figlia a Me cara, preziosa agli occhi miei ed al mio Cuore, ti do la mia benedizione, va' nella mia Pace, il tuo Gesù. La Santissima Trinità. L'Amen».


Nota 1

Il capitolo 26 di Geremia sovviene in aiuto e si traduce come mezzo interpretativo attraverso il quale si può avviare alcune analogie, in quanto la Parola di Dio deve essere sempre contestualizzata storicamente e culturalmente, perché sia possibile comprenderne appieno il significato. Tuttavia il messaggio contenuto in questi pochi versetti è chiaro: Dio permetterà il castigo del suo popolo se non ascolterà l’ultimo avvertimento. Ancora una volta assistiamo ad un appello alla conversione di Dio verso il suo popolo, che permetta di salvarlo dall’inevitabile punizione. È un Dio che non smette di mendicare dall’uomo un amore filiale, obbediente e sincero, disposto alla misericordia ed al perdono. Dio non vuole salvarci da solo, ha bisogno dell'elemento collaborativo, che permetta la realizzazione della nostra libertà. Questa sottolineatura mostra una volta di più la specificità della fede cristiana, che si caratterizza per una relazione piuttosto che per una sottomissione ad obblighi morali, per quanto virtuosi. Dio desidera piuttosto la responsabilità delle nostre azioni, che la libertà ci ha consegnato. D’altra parte occorre notare come il male che Dio permette viene sempre inserito in un più ampio disegno che ha come scopo la salvezza degli uomini. Oltre alla dinamica pedagogica che può assumere il castigo in funzione di un cambiamento del soggetto verso il quale è rivolto, esso nell’azione di Dio, si colloca in un orizzonte di significato più ampio, non è solo un atto di giustizia, ma una speranza di redenzione.


Geremia 26:5-6

«... e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra ...».

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